Diritto di replica. Dopo la pubblicazione della lettera indirizzata al Presidente francese Nicolas Sarkozy da parte della deputata liberale Jeanine Hennis-Plasschaert per chiedere la chiusura della sede parlamentare di Strasburgo, Europa451 pubblica una replica. Quella di Bernd Posselt, eurodeputato tedesco (conservatore), per il quale la vera sede del Parlamento europeo è Strasburgo.
Veterano della politica europea, Bernd Posselt, non fa parte dei 171 deputati che hanno co-firmato la lettera indirizzata a Nicolas Sarkozy. Al contrario, il rappresentante della Baviera sostiene che il posto dei parlamentari europei è la capitale alsaziana. In ben nove punti, che Posselt ha inviato a Europa451, spiega le ragioni per la sua posizione. La conclusione? Eliminazione della sede di Bruxelles. Troverete questo testo (in inglese) alla fine di questo articolo. Nei primi due punti, si suggerisce che Strasburgo è lontano dall'essere solo una città francese o il simbolo della riconciliazione franco-tedesca. "È stato lì che il Parlamento europeo ha tenuto quasi tutte le sue sessioni plenarie e dove quasi tutte le decisioni importanti sono state prese. Strasburgo, capitale parlamentare d'Europa non ha nulla a che fare con l'espressione del prestigio di un determinato Stato membro. Inoltre, è ancora a Strasburgo che sono stati accolti tutti gli oppositori dei regimi comunisti dell'Europa centrale e orientale. "Il 2 maggio 2004, il giorno successivo al più grande allargamento nella storia dell'Unione europea, Lech Walesa – primo Presidente polacco non comunista, leader di Solidarnosc – ha dichiarato che Strasburgo incarna l'idea della pace e della libertà per l'intero continente". Da un punto di vista giuridico Posselt inoltre sottolinea che i Trattati sono molto vaghi quanto alla sede reale del Parlamento europeo. Ma partire dagli anni Novanta è ufficialmente e solo Strasburgo. Il fatto che Bruxelles esista è solo il frutto dei negoziati e delle concessioni fatte ai belgi.
Trasloco illegale
A coloro che si lamentano della spola tra le due sedi, Posselt ricorda una cosa: "La transumanza mensile non esiste. La stragrande maggioranza dei deputati va ogni settimana nel suo distretto, a Strasburgo e/o a Bruxelles. In altre parole, qual è la differenza tra Vilnius-Bruxelles o Bruxelles- Strasburgo? D'altronde, continua Possel, arrivare a Strasburgo tra Tgv, aereo e mezzi sul posto, è estremamente facile. Posselt ammette che sarebbe soprattutto la “parte amministrativa” a doversi muovere e aggiunge: "Già dovrebbe essere a Strasburgo, invece di Bruxelles. Ricordo che ai sensi del Trattato, il Segretariato Generale avrebbe sede in Lussemburgo, non a Bruxelles. Quindi anche questo è illegale". Un altro vantaggio è che la localizzazione completa a Strasburgo darebbe al Pe una maggiore visibilità: invece di essere sempre confuso con la Commissione quando i media parlano di Bruxelles, permetterebbe più chiarezza e maggiore indipendenza nei suoi lavori.
Ma quanto mi costi?
L'argomento di punta della neerlandese Jeanine Hennis-Plasschaert è il costo di avere una doppia sede. Questo argomento, Bernt Possert lo prende in parola. "I costi potrebbero essere ridotti drasticamente e parlamentari potrebbe anche passare più tempo nella loro circoscrizione se avessimo reali sessioni di 5 giorni – attualmente i deputati arrivano il lunedì pomeriggio e partono il giovedì pomeriggio – e se si eliminassero le sei mini plenarie di Bruxelles. Potremmo anche concentrarsi commissioni e riunioni di gruppo, una o due settimane prima di ogni sessione. Altra questione legata ai soldi: l'esigenza di mantenere due edifici. Le cifre reali, tuttavia, sembrano concordare con Strasburgo: "Questa sede è costata 446.5 milioni di euro, che data la posizione e le dimensioni dell'edificio - che comprende 185 331 metri quadrati, 1.138 uffici , 38 sale riunioni, la sala più grande in Europa e un garage con 1.200 posti - è certamente un buon investimento. In confronto, Bruxelles, con solo 80 499 metri quadrati, 573 uffici, 22 sale riunioni e una camera molto più piccola costò 600.2 milioni di euro. Il prezzo a metro quadro a Strasburgo è del 60% in meno rispetto a Bruxelles.
Se questi argomenti non sono stati portati avanti per Posselt il motivo è semplice: “Non hanno mai avuto la maggioranza in Parlamento. (…) Molti tedeschi, ma anche parlamentari provenienti dalla Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Lussemburgo, Austria e altri Paesi sostengono molti di più Strasburgo che Bruxelles. Ma non lo fanno apertamente". Ma allora chi è veramente contrario? “Molti olandesi, i liberali tedeschi, gli euroscettici del nord Europa”.
Jean-Sébastien Lefebvre
Europa451
Veterano della politica europea, Bernd Posselt, non fa parte dei 171 deputati che hanno co-firmato la lettera indirizzata a Nicolas Sarkozy. Al contrario, il rappresentante della Baviera sostiene che il posto dei parlamentari europei è la capitale alsaziana. In ben nove punti, che Posselt ha inviato a Europa451, spiega le ragioni per la sua posizione. La conclusione? Eliminazione della sede di Bruxelles. Troverete questo testo (in inglese) alla fine di questo articolo. Nei primi due punti, si suggerisce che Strasburgo è lontano dall'essere solo una città francese o il simbolo della riconciliazione franco-tedesca. "È stato lì che il Parlamento europeo ha tenuto quasi tutte le sue sessioni plenarie e dove quasi tutte le decisioni importanti sono state prese. Strasburgo, capitale parlamentare d'Europa non ha nulla a che fare con l'espressione del prestigio di un determinato Stato membro. Inoltre, è ancora a Strasburgo che sono stati accolti tutti gli oppositori dei regimi comunisti dell'Europa centrale e orientale. "Il 2 maggio 2004, il giorno successivo al più grande allargamento nella storia dell'Unione europea, Lech Walesa – primo Presidente polacco non comunista, leader di Solidarnosc – ha dichiarato che Strasburgo incarna l'idea della pace e della libertà per l'intero continente". Da un punto di vista giuridico Posselt inoltre sottolinea che i Trattati sono molto vaghi quanto alla sede reale del Parlamento europeo. Ma partire dagli anni Novanta è ufficialmente e solo Strasburgo. Il fatto che Bruxelles esista è solo il frutto dei negoziati e delle concessioni fatte ai belgi.
Trasloco illegale
A coloro che si lamentano della spola tra le due sedi, Posselt ricorda una cosa: "La transumanza mensile non esiste. La stragrande maggioranza dei deputati va ogni settimana nel suo distretto, a Strasburgo e/o a Bruxelles. In altre parole, qual è la differenza tra Vilnius-Bruxelles o Bruxelles- Strasburgo? D'altronde, continua Possel, arrivare a Strasburgo tra Tgv, aereo e mezzi sul posto, è estremamente facile. Posselt ammette che sarebbe soprattutto la “parte amministrativa” a doversi muovere e aggiunge: "Già dovrebbe essere a Strasburgo, invece di Bruxelles. Ricordo che ai sensi del Trattato, il Segretariato Generale avrebbe sede in Lussemburgo, non a Bruxelles. Quindi anche questo è illegale". Un altro vantaggio è che la localizzazione completa a Strasburgo darebbe al Pe una maggiore visibilità: invece di essere sempre confuso con la Commissione quando i media parlano di Bruxelles, permetterebbe più chiarezza e maggiore indipendenza nei suoi lavori.
Ma quanto mi costi?
L'argomento di punta della neerlandese Jeanine Hennis-Plasschaert è il costo di avere una doppia sede. Questo argomento, Bernt Possert lo prende in parola. "I costi potrebbero essere ridotti drasticamente e parlamentari potrebbe anche passare più tempo nella loro circoscrizione se avessimo reali sessioni di 5 giorni – attualmente i deputati arrivano il lunedì pomeriggio e partono il giovedì pomeriggio – e se si eliminassero le sei mini plenarie di Bruxelles. Potremmo anche concentrarsi commissioni e riunioni di gruppo, una o due settimane prima di ogni sessione. Altra questione legata ai soldi: l'esigenza di mantenere due edifici. Le cifre reali, tuttavia, sembrano concordare con Strasburgo: "Questa sede è costata 446.5 milioni di euro, che data la posizione e le dimensioni dell'edificio - che comprende 185 331 metri quadrati, 1.138 uffici , 38 sale riunioni, la sala più grande in Europa e un garage con 1.200 posti - è certamente un buon investimento. In confronto, Bruxelles, con solo 80 499 metri quadrati, 573 uffici, 22 sale riunioni e una camera molto più piccola costò 600.2 milioni di euro. Il prezzo a metro quadro a Strasburgo è del 60% in meno rispetto a Bruxelles.
Se questi argomenti non sono stati portati avanti per Posselt il motivo è semplice: “Non hanno mai avuto la maggioranza in Parlamento. (…) Molti tedeschi, ma anche parlamentari provenienti dalla Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Lussemburgo, Austria e altri Paesi sostengono molti di più Strasburgo che Bruxelles. Ma non lo fanno apertamente". Ma allora chi è veramente contrario? “Molti olandesi, i liberali tedeschi, gli euroscettici del nord Europa”.
Jean-Sébastien Lefebvre
Europa451
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