L'Open Society Instituts, fondazione presieduta da Georges Soros con sede a New York, ha appena pubblicato una ricerca sulla presenza e l'integrazione mussulmana in undici città europee.
Mussulmani in Europa è una ricerca comparativa della At Home in Europe Project, un'iniziativa del Open Society Institut, per analizzare la partecipazione politica, sociale ed economica dei mussulmani e degli altri gruppi “marginalizzati” a livello locale. Muslims in Europe cerca di mettere in relazione le prassi comuni, proponendo soluzioni alle amministrazioni locali.
Anche se non rappresentativo della situazione di tutti i mussulmani, il rapporto da uno spaccato dell'esperienza delle comunità islamiche in undici città europee: Amsterdam, Anversa, Berlino, Copenhagen, Amburgo, Leicester, Londra, Parigi, Marsiglia, Rotterdam e Stoccolma. Secondo l'Open Society Institut, contrariamente a quanto si penserebbe, i mussulmani in Europa sono tutt'altro che alienati o segregati. Secondo i sondaggi realizzati nelle undici città di cui sopra, il 61% degli intervistati ha un forte senso si appartenenza al Paese nel quale vive, addirittura si arriva al 72% se si parla della città; quando si parla dei bisogni più immediati, si tratta degli stessi dei cittadini non mussulmani, come miglior educazione, città più pulite o abbassamento della criminalità. Interessante è il dato sulla partecipazione politica: oltre il 70% dei musulmani aventi diritto di voto intervistati hanno votato alle elezioni locali o nazionali.
Muslims in Europe è parte di un progetto di 12 rapporti sui mussulmani nelle città europee. Per richiedere il report scrivere a Csilla Toth [email protected], per consultarlo on line invece vai qui.
Francesca Barca
Europa451