Nel marzo scorso aveva fatto sorridere – e anche un po' polemica – la proposta di due deputati tedeschi che proponevano, per risanare il pesante debito greco, di vendere qualche isola. Bhé, pare che il Governo di Atene lo farà veramente. Più le ferrovie e l'acqua. Continua a leggere.
Domenica 20 giugno la capitale francese è stata teatro della più grande manifestazione della comunità cinese della sua storia. Il luogo? Il quartiere di Belleville nell'est della città, dove, dopo Tolbiac, c'è la più grande concentrazione di popolazione di origine cinese. Continua a leggere.
Al senato americano è stata presentata all'inizio di giugno una proposta di legge che vorrebbe permettere al Presidente, in caso di grave emergenza nazionale, di poter bloccare Internet. In nome della cyber war. Ancora in Europa di questo non si parla direttamente, ma Internet fa comunque discutere: al centro del dibattito ci sono i diritti d'autore e l'accesso alla rete. Continua a leggere.
Il quotidiano spagnolo El Pais ha lanciato il suo social-network. Si chiamaEskup (la trascrizione spagnola di “scoop”) ed è una sorta di twitter-facebook incentrato sul giornale e sull'informazione. Si hanno a disposizione 280 caratteri e la possibilità di postare foto e video. Continua a leggere.
Giovedì 17 giugno alle 17.00 Fernando Navarro Sordo, editore della versione spagnola di Europa451, discuterà di banlieues in Europa - il parallelo Parigi e Napoli - con Agoravox e la Fondazione Ilaria Alpi. L'incontro avverrà nei locali parigini di Agoravox e potrà essere seguito in streaming qui.
Spagna e Paesi Bassi sono i due Paesi che maggiormente toccano gli aiuti del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione. Il fondo, istituito nel 2007, serve a “correggere” gli errori della globalizzazione. Continua a leggere.
Il Ministro della Giustizia spagnolo Francisco Caamaño ha annunciato che farà rientrare nella "Legge sulla Libertà Religiosa e di Coscienza" che presenterà in autunno il divieto del burqa. Un'ondata di provvedimenti che, dopo Belgio e Francia, si diffondono ovunque in Europa. Continua a leggere.
13 giugno 2010: il Belgio va alle elezioni anticipate (alla vigilia della sua Presidenza di turno dell'Unione europea). Si tratta di un Paese Ue, un Paese importante, lo stato dove ha sede una delle capitali d'Europa, in preda a una crisi identitaria talmente forte che si grida alla secessione.
Quattro giorni fa è stato il turno dell'Olanda. Come veniamo informati dalla stampa italiana? Continua a leggere.
Domenica 13 giugno Il Post ha pubblicato un reportage di Europa451 (Francesca Barca) sulla prostituzione ad Amsterdam: una sorta di bilancio degli ultimi dieci anni di legalizzazione e uno sguardo sulla nuova legge che è stata proposta prima della caduta del vecchio Governo, e che verrà probabilmente riproposta. Con molte restrizioni. Qui l'articolo su Il Post.
L'11 novembre 2009 l'esecutivo olandese ha proposto una nuova legge sulla prostituzione. Dopo la caduta del Governo di Balkenende (Cristiano-democratici, Cda) lo scorso febbraio il ddl è congelato. Questa legge modificherebbe sensibilmente la politica sulla prostituzione in vigore, e si inscrive in una politica di riduzione, vedi limitazione, intrapresa già da qualche anno, soprattutto nell'Amsterdam di Job Cohen. I nuovi equilibri usciti dalle urne il 9 giugno scorso vedono i liberali di Mark Rutte e i socialisti di Cohen in vantaggio, con un ottimo score per Wilders. Un bilancio della legge in vigore da dieci anni e uno sguardo su quello che potrebbe cambiare. Continua a leggere.
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