La Federal Communications Commission (FCC) l'ente americano per le Telecomunicazioni ha pubblicato, mercoledì 1 dicembre un documento con il quale illustra i principi destinati a mantenere Internet aperto, la concorrenza e la libertà di espressione. I cinque membri della FCC si pronunceranno ufficialmente sull'argomento durante una riunione prevista per il prossimo 21 dicembre, mentre il Congresso potrebbe prevedere una legge.
La Federal Communications Commission (FCC) l'ente americano per le Telecomunicazioni ha pubblicato, mercoledì 1 dicembre un documento con il quale illustra i principi destinati a mantenere Internet aperto, la concorrenza e la libertà di espressione. È stato Julius Genachowski, Presidente della FCC, ad averlo annunciato in un discorso a Washington. I cinque membri della FCC si pronunceranno ufficialmente sull'argomento durante una riunione prevista per il prossimo 21 dicembre, mentre il Congresso potrebbe prevedere una legge. Ricordiamo che la posizione della FCC non ha valore legale e che due membri repubblicani della Fcc hanno già dichiarato che voteranno contro, sostenendo che solo il Congresso può decidere se Internet debba essere regolato.
Più trasparenza
La FCC chiede più trasparenza: i consumatori devono poter accedere a tutte le informazioni relative alla gestione della rete da parte degli operatori. Solo se questi dati vengono resi pubblici i consumatori (e gli sviluppatori) potranno scegliere il loro abbonamento. Il divieto di qualunque tipo di filtraggio è vietato, purché sia legale: «Consumatori e sviluppatori hanno il diritto di inviare e ricevere il traffico legale che vogliono e di connettersi da dove vogliono, di dire quello che vogliono on line e di usare il terminale che preferiscono», dice la FCC. Ovviamente per i difensori della Neutralità della Rete questo principio di “legale” è un possibile attacco ai siti di Peer-to-Peer, che potrebbero rischiare di essere oscurati.
La Federal Communications Commission (FCC) l'ente americano per le Telecomunicazioni ha pubblicato, mercoledì 1 dicembre un documento con il quale illustra i principi destinati a mantenere Internet aperto, la concorrenza e la libertà di espressione. È stato Julius Genachowski, Presidente della FCC, ad averlo annunciato in un discorso a Washington. I cinque membri della FCC si pronunceranno ufficialmente sull'argomento durante una riunione prevista per il prossimo 21 dicembre, mentre il Congresso potrebbe prevedere una legge. Ricordiamo che la posizione della FCC non ha valore legale e che due membri repubblicani della Fcc hanno già dichiarato che voteranno contro, sostenendo che solo il Congresso può decidere se Internet debba essere regolato.
Più trasparenza
La FCC chiede più trasparenza: i consumatori devono poter accedere a tutte le informazioni relative alla gestione della rete da parte degli operatori. Solo se questi dati vengono resi pubblici i consumatori (e gli sviluppatori) potranno scegliere il loro abbonamento. Il divieto di qualunque tipo di filtraggio è vietato, purché sia legale: «Consumatori e sviluppatori hanno il diritto di inviare e ricevere il traffico legale che vogliono e di connettersi da dove vogliono, di dire quello che vogliono on line e di usare il terminale che preferiscono», dice la FCC. Ovviamente per i difensori della Neutralità della Rete questo principio di “legale” è un possibile attacco ai siti di Peer-to-Peer, che potrebbero rischiare di essere oscurati.
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Flessibilità
La FCC ammette che gli operatori possano essere flessibili nella gestione della rete: questo significa che per evitare le congestioni e il traffico “indesiderato” possono ammettere diverse velocità. Ciononostante un operatore che ha firmato un accordo con un sito di diffusione musica o video ha l'obbligo di non favorire quest'ultimo, che significa che il traffico verso i siti “concorrenti” non sarà rallentato.
La FCC sostiene anche che gli operatori debbano avere la possibilità di investire nella costruzione e nello sviluppo della loro rete; allo stesso modo il traffico può essere fatturato “al consumo”, cioè chi usa più banda passante paga di più. Chi utilizza giochi on line, o è un grande consumatore di video in Internet avrebbe cioè una tariffa più elevata: questo per Genachowski non viola il principio della Neutralità. Inoltre gli Internet provider potranno accordare un rendimento migliore (qualità più alta) ad alcuni servizi Internet, previa giustificazione della scelta (quindi non concorrenza sleale).
Sull'Internet pubblico, quello cioè che va oltre i servizi gestiti dagli operatori, sarà fortemente vietato fare qualunque discriminazione per favorire i propri servizi. L'internet mobile, benché toccato da queste regole, lo è in minima parte. La FCC accorda a quest'ultimo delle norme diverse rispetto al fisso, facendo eco, neanche tanto velatamente, alla proposta fatta da Google-Verizon durante l'estate scorsa. Trasparenza, divieto di bloccare le applicazioni, servizi e terminali legale sono regole comuni ai due mercati.
Francesca Barca
Europa451
Qui il documento pubblicato dalla FCC:
La FCC ammette che gli operatori possano essere flessibili nella gestione della rete: questo significa che per evitare le congestioni e il traffico “indesiderato” possono ammettere diverse velocità. Ciononostante un operatore che ha firmato un accordo con un sito di diffusione musica o video ha l'obbligo di non favorire quest'ultimo, che significa che il traffico verso i siti “concorrenti” non sarà rallentato.
La FCC sostiene anche che gli operatori debbano avere la possibilità di investire nella costruzione e nello sviluppo della loro rete; allo stesso modo il traffico può essere fatturato “al consumo”, cioè chi usa più banda passante paga di più. Chi utilizza giochi on line, o è un grande consumatore di video in Internet avrebbe cioè una tariffa più elevata: questo per Genachowski non viola il principio della Neutralità. Inoltre gli Internet provider potranno accordare un rendimento migliore (qualità più alta) ad alcuni servizi Internet, previa giustificazione della scelta (quindi non concorrenza sleale).
Sull'Internet pubblico, quello cioè che va oltre i servizi gestiti dagli operatori, sarà fortemente vietato fare qualunque discriminazione per favorire i propri servizi. L'internet mobile, benché toccato da queste regole, lo è in minima parte. La FCC accorda a quest'ultimo delle norme diverse rispetto al fisso, facendo eco, neanche tanto velatamente, alla proposta fatta da Google-Verizon durante l'estate scorsa. Trasparenza, divieto di bloccare le applicazioni, servizi e terminali legale sono regole comuni ai due mercati.
Francesca Barca
Europa451
Qui il documento pubblicato dalla FCC:
remarks_on_preserving_internet_freedom.pdf |