Un video comico del catalano Aleix Saló spiega come gli spagnoli sono arrivati alla bancarotta economica e alla bolla immobiliare.
Il video è stato lanciato il 25 maggio scorso ed è già stato visto da milioni di persone: si tratta di un anticipo su un libro a fumetti, Españistán, che uscirà a fine giugno.
«L'opera che presento è il frutto del mio interesse per la realtà di questo Paese negli ultimi dieci anni. Una decade, secondo me, che lascerà alla posterità un condensato della meschinità e della bassezza umana della nostra storia recente», ha dichiarato Saló.
Il comico catalano ripercorre gli anni del governo Aznar, dello "Spanish Dream" e della corsa alla costruzione che ha portato la Spagna, dal 1999 al 2005, a costruire più case di Francia, Germania e Italia messe insieme.
Il video arriva tre giorni dopo la sconfitta dei socialisti del Partido Socialista Obrero Español (Psoe) alle elezioni amministrative: il Psoe ha perso Barcellona, Madrid, Siviglia e molte altre roccaforti socialiste e la presenza degli "indignados" nelle piazze che chiedevano un voto di protesta.
Qui il sito di Aleix Saló.
Europa451
Il video è stato lanciato il 25 maggio scorso ed è già stato visto da milioni di persone: si tratta di un anticipo su un libro a fumetti, Españistán, che uscirà a fine giugno.
«L'opera che presento è il frutto del mio interesse per la realtà di questo Paese negli ultimi dieci anni. Una decade, secondo me, che lascerà alla posterità un condensato della meschinità e della bassezza umana della nostra storia recente», ha dichiarato Saló.
Il comico catalano ripercorre gli anni del governo Aznar, dello "Spanish Dream" e della corsa alla costruzione che ha portato la Spagna, dal 1999 al 2005, a costruire più case di Francia, Germania e Italia messe insieme.
Il video arriva tre giorni dopo la sconfitta dei socialisti del Partido Socialista Obrero Español (Psoe) alle elezioni amministrative: il Psoe ha perso Barcellona, Madrid, Siviglia e molte altre roccaforti socialiste e la presenza degli "indignados" nelle piazze che chiedevano un voto di protesta.
Qui il sito di Aleix Saló.
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