La Francia sta pensando a come rafforzare ulteriormente i mezzi di protezione dell'accesso a Internet per lottare contro il download illegale. Si tratterebbe, per esempio, di programmi di “sorveglianza”: una sorta di anti-virus che indica all'utente i contenuti da non scaricare, quindi illegali. Il documento del nuovo decreto è stato reso pubblico dal sito francese PC Inpact. Il decreto è stato notificato alla Commissione europea il 6 agosto scorso, ma per ora nessuna reazione, mentre il dibattito sull'Hadopi, ormai operativa, era stato piuttosto vivace.
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Secondo le associazioni dei consumatori si tratta di una violazione della neutralità di Internet. Il sito Euroactiv ha contattato a questo proposito l'Hadopi, che sostiene che gli internauti non sono assolutamente obbligati ad utilizzare questi “mezzi di sicurezza” ricordando però che la legge obbliga ora il titolare di una connessione Internet a proteggerla dall'accesso a download illegali. Questi mezzi, secondo l'Hadopi, servono soltanto a «proteggere l'utilizzatore, offrendogli un servizio sicuro». Il fatto di utlizzare, invece, queste misure, non dà alcune immunità all'utente.
Francesca Barca
Europa451