Il Parlamento belga ha votato, il 28 aprile scorso, il divieto dell'uso del burqa negli spazi pubblici. Solo un voto contrario e due astenuti, dalle file ecologiste. Già l'anno scorso – il 29 aprile 2010 – il Belgio aveva votato questa legge praticamente all'unanimità: la caduta del Governo di Yves Leterme e la lunga crisi che ha attraversato il Paese ha messo la cosa in stand by. Ora il testo è stato riproposto dagli stessi deputati e deve passare al Senato per essere approvato ed entrare in vigore.
Chi critica il provvedimento lo vede come troppo ristretto: contrariamente a quanto prevede la legge francese in Belgio non è prevista un'ammenda per chi obbliga la donna a portare il burqa (se esiste, ndr) e il principio della legge non è, come nel caso francese, l'ordine pubblico. «Il burqa non è un simbolo religioso, ma il simbolo della sottomissione della donna e dell'ineguaglianza di cui è vittima», ha detto André Frédéric (PS).
Ricordiamo che lo scorso 11 aprile in Francia è invece entrata in vigore la legge anti-burqa approvata lo scorso ottobre (e che ha dato una trentina di verbalizzazioni) e che il dibattito ha coinvolto anche la Spagna.
fb
Europa451
Sullo stesso argomento leggi:Francia: una gonna troppo lunga e sei espulsa da scuola
Burqa e minishort: la provocazione di Niqabitch in Francia
Danimarca: Topless per integrare gli immigrati
La Francia vieta il burqa: «È contrario ai principi repubblicani»
Divieto del burqa in Spagna: una questione di elezioni
Burqa: anche la Spagna verso la laicità di Stato
Belgio: e poi dicono "un Paese in crisi"
Fátima Mohamed Kaddur: «Il Partito popolare spagnolo mi ha usata come simbolo di integrazione»
Scheda: Cos'è la laicità in Francia