Nel marzo scorso aveva fatto sorridere – e anche un po' polemica – la proposta di due deputati tedeschi che lanciavano l'idea, per risanare il pesante debito greco, di vendere qualche isola. Bhé, pare che il Governo di Atene lo farà veramente. Più le ferrovie e l'acqua.
Nel marzo scorso aveva fatto sorridere – e anche un po' polemica – la proposta di due deputati tedeschi che lanciavano l'idea, per risanare il pesante debito greco, di vendere qualche isola e qualche opera d'arte.
Bhé, è successo. Riporta The Guardian che Atene si prepara a mettere in vendita, o ad affittare a lungo termine, le sue isole. Lo dicono fonti vicine alle negoziazioni: tra gli acquirenti interessanti ci sarebbero russi e cinesi che cercano mete turistiche per la loro popolazione.
Solo 227 delle oltre seimila isole sono infatti abitate e il Governo greco non può permettersi investimenti per sviluppare le infrastrutture e, quindi, il turismo. La speranza è che mossa permetta di generare lavoro e quindi tasse. A questo si aggiunge il piano di vendere le ferrovie nazionali e le compagnie che che gestiscono l'acqua. Pare che alcune compagnie cinesi, che già hanno investito nei porti, siano interessate.
Francesca Barca
Europa451
Nota del 28 giugno:
L'informazione è falsa, o diciamo, raccontata in modo incorretto, e ha fatto parecchio arrabiare i greci. Lo dice un articolo di oggi Jean Quatremer sul suo blog: il giornalista francese di Libération spiega che The Guardian ha montato la notizia come se la Grecia stesse svendendo il suo territorio, quando ha iniziato "solo" una vasta operazione di privatizzazione, che prende in considerazione anche alcune tra le
"Vero è che lo Stato greco si è impegnato in un vasto programma di privatizzazione e di vendita di terreni pubblici (si stimano tra i 150 e i 300 millioni di euro). Ma questo non significa che stia svendendo il suo territorio. In questo caso sarebbe come se la vendita di una villa in Costa Azzurra a un oligarca russo fosse come vendere una parte del territorio alla Russia. O come se Eurodisney avesse permesso agli Usa di comprare un pezzo della regione di Parigi.."
Ci scusiamo con il lettore per esserci semplicemente limitati a riportare la notizia del Guardian.
Europa451
Nel marzo scorso aveva fatto sorridere – e anche un po' polemica – la proposta di due deputati tedeschi che lanciavano l'idea, per risanare il pesante debito greco, di vendere qualche isola e qualche opera d'arte.
Bhé, è successo. Riporta The Guardian che Atene si prepara a mettere in vendita, o ad affittare a lungo termine, le sue isole. Lo dicono fonti vicine alle negoziazioni: tra gli acquirenti interessanti ci sarebbero russi e cinesi che cercano mete turistiche per la loro popolazione.
Solo 227 delle oltre seimila isole sono infatti abitate e il Governo greco non può permettersi investimenti per sviluppare le infrastrutture e, quindi, il turismo. La speranza è che mossa permetta di generare lavoro e quindi tasse. A questo si aggiunge il piano di vendere le ferrovie nazionali e le compagnie che che gestiscono l'acqua. Pare che alcune compagnie cinesi, che già hanno investito nei porti, siano interessate.
Francesca Barca
Europa451
Nota del 28 giugno:
L'informazione è falsa, o diciamo, raccontata in modo incorretto, e ha fatto parecchio arrabiare i greci. Lo dice un articolo di oggi Jean Quatremer sul suo blog: il giornalista francese di Libération spiega che The Guardian ha montato la notizia come se la Grecia stesse svendendo il suo territorio, quando ha iniziato "solo" una vasta operazione di privatizzazione, che prende in considerazione anche alcune tra le
"Vero è che lo Stato greco si è impegnato in un vasto programma di privatizzazione e di vendita di terreni pubblici (si stimano tra i 150 e i 300 millioni di euro). Ma questo non significa che stia svendendo il suo territorio. In questo caso sarebbe come se la vendita di una villa in Costa Azzurra a un oligarca russo fosse come vendere una parte del territorio alla Russia. O come se Eurodisney avesse permesso agli Usa di comprare un pezzo della regione di Parigi.."
Ci scusiamo con il lettore per esserci semplicemente limitati a riportare la notizia del Guardian.
Europa451