Il Parlamento europeo, riunito in seduta a Strasburgo, ha permesso la pubblicazione del testo dell'Anti-Counterfeiting Trade Agreement (accordo anti-contraffazione, Acta) a seguito, soprattuto, delle pressioni della società civile. Il progetto di accordo, che risale al 2007, era stato tenuto segreto, fino a quando Wikileaks non ne ha pubblicato un primo stralcio.
Già il 10 marzo il Parlamento era intervenuto sulla questione rivendicando il suo diritto ad essere informato e a informare rispetto a quest'accordo, da più lati definito “segreto”. Perché? Le trattative dell'Acta risalgono al 2007 e coinvolgono l'Australia, il Canada, la Corea del Sud, gli Emirati Arabi, gli Stati Uniti, il Giappone, la Giordania, il Marocco, il Messico, la Nuova Zelanda, Singapore, la Svizzera e l'Unione europea. Ma il tutto in completa confidenzialità. A seguito della pubblicazione di un estratto del trattato da parte di Wikileaks nel maggio 2009, diverse denunce sono arrivate alla Commissione europea.
Nel marzo scorso il Parlamento ha quindi votato (a grande maggioranza, 663 voti favorevoli, 13 contrari, 16 astenuti) una risoluzione che chiede che il Parlamento sia continuamente informato rispetto a questi accordi:
-considerando che, a seguito dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona, il Parlamento europeo è tenuto a dare la sua approvazione al testo del trattato ACTA prima che esso entri in vigore nell'Unione europea, - considerando che la Commissione si è impegnata a fornire immediatamente informazioni complete al Parlamento europeo durante tutte le fasi dei negoziati sugli accordi internazionali, - (il Parlamento) segnala che dal 1° dicembre 2009 la Commissione ha l'obbligo giuridico di fornire immediatamente informazioni complete al Parlamento in tutte le fasi dei negoziati internazionali;
Qui il testo completo dal sito del Parlamento.
Per concludere: cosa preoccupa dell'Acta? Il trattato è una sorta di coalizione internazionale destinata a combattere le violazioni del diritto d'autore e sulla proprietà intellettuale. Si parla addirittura della possibilità di ispezionare gli hard disk, i telefoni e i lettori Mp3 delle persone in viaggio, e di limitazioni all'accesso Internet in seguito alle violazioni riguardanti il download. Si teme, anche, una restrizione alla circolazione dei medicinali in seguito a restrizioni sui brevetti.
Qui il link del testo dell'Acta, e sotto il file salvato, perché il link non sempre funziona.
Francesca Barca
Europa451
acta-english.odt |