Spagna e Paesi Bassi sono i due Paesi che maggiormente toccano gli aiuti del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione. Il fondo, istituito nel 2007, serve a “correggere” gli errori della globalizzazione.
Il parlamento europeo ha approvato, questa settimana, tre sovvenzioni attraverso il Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione (Feg). Le regioni graziate? Waterford (Irlanda), Castilla La Mancha e Valencia. Il Feg è stato istituito nel 2007 come aiuto al ricollocamento dei lavoratori che hanno perso il posto a causa dei cambiamenti strutturali e locali delle industrie dovuti alla globalizzazione.
Attraverso il Feg l'Ue mette a disposizione ogni anno 500 milioni di euro. Nonostante la crisi economica, e nonostante il fatto che l'Ue sia uno dei mercati più aperti al mondo, i suoi stati membri non usano completamente questo montante. Nei quattro anni di vita del fondo, dei 2miliardi di euro disponibili, ne sono stati spesi solo 365 milioni. Il Feg non finanzia il “sistema sociale” ma piuttosto l'assistenza nella ricerca di lavoro, la formazione, la riqualificazione e l'imprenditorialità. I settori che finora hanno beneficiato dei suoi aiuti sono il tessile, il meccanico, la costruzione e la stampa.
Dalla sua fondazione ci sono state 64 richieste di sovvenzione, di cui 10 a Olanda e Spagna. Tuttavia, in termini economici, sono la Francia e Irlanda che hanno più approfittato: 97,1 la prima e 65,8 milioni la seconda, contro 33,4 e 15,4 di Spagna e Olanda. L'Italia, nel 2008, ha toccato 35 milioni di euro da reinvestire nella crisi del settore tessile.
Fernando Navarro Sordo
Europa451
Il parlamento europeo ha approvato, questa settimana, tre sovvenzioni attraverso il Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione (Feg). Le regioni graziate? Waterford (Irlanda), Castilla La Mancha e Valencia. Il Feg è stato istituito nel 2007 come aiuto al ricollocamento dei lavoratori che hanno perso il posto a causa dei cambiamenti strutturali e locali delle industrie dovuti alla globalizzazione.
Attraverso il Feg l'Ue mette a disposizione ogni anno 500 milioni di euro. Nonostante la crisi economica, e nonostante il fatto che l'Ue sia uno dei mercati più aperti al mondo, i suoi stati membri non usano completamente questo montante. Nei quattro anni di vita del fondo, dei 2miliardi di euro disponibili, ne sono stati spesi solo 365 milioni. Il Feg non finanzia il “sistema sociale” ma piuttosto l'assistenza nella ricerca di lavoro, la formazione, la riqualificazione e l'imprenditorialità. I settori che finora hanno beneficiato dei suoi aiuti sono il tessile, il meccanico, la costruzione e la stampa.
Dalla sua fondazione ci sono state 64 richieste di sovvenzione, di cui 10 a Olanda e Spagna. Tuttavia, in termini economici, sono la Francia e Irlanda che hanno più approfittato: 97,1 la prima e 65,8 milioni la seconda, contro 33,4 e 15,4 di Spagna e Olanda. L'Italia, nel 2008, ha toccato 35 milioni di euro da reinvestire nella crisi del settore tessile.
Fernando Navarro Sordo
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