Almeno cinquanta morti negli scontri in Tunisia e il generale capo dello Stato maggiore destituito per aver rifiutato di sparare sulla popolazione. L'intervista di France Info a un militante tunisino per i diritti umani.
Moncef Marzouki, militante tunisimo per i diritti umani residente in Francia era invitato questa mattina alla radio francese France Info. L'uomo nega che le cifre ufficiali date dal Governo corrispondano al vero: le autorità tunisine parlano di 14 civili uccisi, mentre, «secondo informazioni dal posto si è già arrivati a 50 morti, senza contare chi si è dato fuoco», afferma Moncef Marzou. Il militante aggiunge che ha avuto la notizia che il capo dello Stato Maggiore tunisino, il generale Ammar, sarebbe stato destituito (e già sostituito) dal suo incarico per aver rifiutato di sparare sulla popolazione: «se succedesse una cosa del genere sarebbe un massacro», ha aggiungo Marzouki.
Qui il sito di France Info dove è possibile ascoltare degli estratti radio dell'intervista (in francese).
Sullo stesso argomento leggi: Tunisia: la censura sul Web
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Up-date Tunisia: ancora morti negli scontri
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