La Chiesa greca ha pagato 2,5 milioni di euro di tasse nel 2010 ed è diventata imponibile per la prima volta all'indomani della crisi economica che ha travolto il paese lo scorso anno.
Il sito di informazione ecclesiastica amen.gr ha pubblicato un comunicato dove informa sull'ammontare delle tasse pagate dalla Chiesa greca: 2,5 milioni di euro per il 2010, di cui 1,02 milioni di tassa immobiliare e 1,4 su redditi.
«Molti insinuano dubbi sulla partecipazione della Chiesa agli sforzi per uscire dalla crisi: dimostriamo che le istituzioni ecclesiastiche pagano regolarmente le loro tasse», si legge sul sito. La pubblicazione arriva all'indomani di una polemica tra lo Stato e la Chiesa greca, relativa a un ulteriore prelievo sul suo patrimonio immobiliare.
La Chiesa greca è diventata imponibile per la prima volta nel 2010, all'inizio della crisi economica.
Si calcola che tassando il patrimonio immobiliare Vaticano, quindi solamente dall'Ici, si potrebbero recuperare 2 miliardi di euro.
Il caso spagnolo
In Spagna la Chiesa Cattolica ha goduto di esenzioni fiscali per molti anni: non pagava l'Iva e le imposte sugli immobili.
Dal 1989, la Commissione europea ha iniziato a fare pressioni sul Governo spagnolo: ora la Chiesa è stata, giuridicamente equiparata a una fondazione e paga l'Iva sui servizi che fornisce.
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