A fine maggio una commissione del Senato americano ha approvato una legge per proteggere le opere depositate sotto brevetto o che sono sotto diritto d'autore. Il progetto di legge si chiama Protect Ip Act e dovrebbe, nelle intenzioni dei legislatori, permettere al Ministero della Giustizia di chiedere un'ordinanza ai tribunali per rendere invisibili, su Internet, siti che propongono il download di file illegali, riporta Le Figaro. Questo provvedimento toccherebbe tutti i siti, anche quelli basati all'estero e tutti gli attori di Internet sarebbero obbligati a collaborare: gli Internet provider dovranno bloccare le connessioni verso siti giudicati illegali, i motori di ricerca eliminarli dal referenziamento, i servizi a pagamento sulla Rete e le regie pubblicitarie potrebbero dover togliere i loro link, nel caso ne avessero. Le industrie dell'entretainement hanno scritto al Senato chiedendo che la legge venga applicata al più presto, e la Universal Music ha salutato il testo come un “nuovo strumento per bloccare i criminali della contraffazione”. In molti si sono schierati contro, tra i cui il Presidente esecutivo di Google, Eric Schmidt: “Bloccare l'accesso a un sito sembra una soluzione attraente, ma stabilisce un precedente disastroso”. Schmidt ha affermato che Google non lo applicherà, perché con una legge del genere il paese “diventerebbe la China”.
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