Di ieri un post sulla versione francese di ReadWriteWeb che annuncia l'imminente chiusura della sezione francese del blog. ReadWriteWeb è un blog dedicato alle nuove tecnologie e al loro impatto sui media e sulla società. La prima versione, quella inglese, risale al 2003. Hanno seguito la francese, la spagnola, la cinese e la portoghese (nel 2009). ReadWriteWeb è stato classificato come uno dei blog più influenti al mondo da Wikio e da Technocrati. È anche noto per la presa di posizione politiche per quanto riguarda le libertà digitali e diritti dell'uomo: motivo questo di censura in Paesi come Cina, Iran e Tunisia (del prima rivoluzione).
Della chiusura racconta Fabrice Epelboin, direttore (ormai ex) di ReadWriteWeb France in un post pubblicato giovedì 17 marzo sulla versione francese. Il post del direttore chiama in causa anche la versione spagnola, della quale annuncia la chiusura (notizia che avevamo ripreso anche su E451): in diversi ieri, sulla rete, hanno diffuso la notizia. ReadWriteWeb Spagna non chiude. La redazione ha spiegato in un post (qui) che a loro la notiza non è arrivata e che continueranno a lavorare. Ad oggi il post di Epelboin resta però invariato. Da notare anche che non c'è menzione alla questione nella versione americana.
Sulla prossima chiusura di RWW Francia
Così spiega Epelboin: «Delle mail contraddittorie e poche linee da parte della casa madre per spiegare la volontà di mettere fine alle esperienze europee» a cui si è aggiunta la mancanza, sempre secondo la visione americana di un modello economico. Per questo il 22 aprile la versione francese sarà off line. Questo, secondo l'ex direttore non corrisponde al vero: la versione francese avrebbe un modello economico dettagliato, basato sulla pubblicità.
Per questo Epelboin lancia un'ipotesi diversa: «La partecipazione attiva dell'edizione francese, e di molti tra i suoi autori, alla rivoluzione tunisina non sono forse motivi estranei a questa decisione. Le informazioni raccolte sul lato oscuro dell'ambiente dell'high tech, va detto, sono un po' incompatibili con una monetizzazione a mezzo pubblicità». Un timore degli autori francesi è che tutto il contenuto di ReadWriteWeb Francia venga perso: tutto resta di proprietà della casa madre (compresi i conti Facebook e Twitter), che non ha mai voluto mettere i contenuti sotto licenza Creative Commons. Per questo si sta pensando a copiare tutto in un “mirroring” alla Wikileaks.
«Che si tratti di un tentativo di censura fatto da un grosso investitore della versione americana, o dal vecchi investitori che vogliono rientrare nel capitale a certe condizioni, o che si tratti della decisione strategica più stupida del momento nel mondo dei media 2.0, le conseguenze sono le stesse».
Francesca Barca
Europa451
Qui il post di Fabrice Epelboin.
Qui la versione spagnola.
Qui la versione americana.
Qui la versione brasiliana.
Qui la versione cinese.
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