Quasi due anni fa ho intervistato, a Gines, un comune a pochi chilometri da Siviglia, Fátima Mohamed Kaddur (che ora ha cambiato opinione), consigliera comunale per, udite udite, il Partito Popolare spagnolo. All'epoca la signora era su tutti i giornali andalusi per una polemica – strumentale secondo lei, sostanziale secondo me – nata quando il Mariano Rajoy, segretario del Pp, aveva lanciato la proposta di restrizioni all'uso del velo, sopratutto nelle scuole, sul modello francese. La reazione di Fátima? «Il velo non si tocca. Il velo è integrazione, e lavoro per questo. Io non mi sento discriminata. Ad esempio vado al Rocío con le donne con le quali lavoro, mi vesto da“flamenca”, ma con il velo. Questo rappresenta l’integrazione piena e serve, a titolo di esempio, a combattere il razzismo contro gli immigrati». Sicuramente, anche se la posizione sembra un po' utopica, qualcosa di vero c'è.
Francesca Barca
Europa451
Qui l'intervista a Fátima Mohamed Kaddur
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