La Lettonia nel 2014 entrerà a far parte dell'euro. Il Paese è all'interno del Meccanismo di Scambio europeo (MCE II) dal 2005 insieme alla Danimarca e alla Lituania: questo significa che queste tre valute sono legate all'euro ma che continuano ad avere corso nel Paese. La Lettonia ha chiesto l'adesione all'Ue nel 1995 e dal 1998 ha un partenariato di adesione.
La Lettonia è un paese che negli ultimi anni ha visto il suo Pil diminuire anche fino al 18%. Nel 2010, anche grazie a un intervento del Fmi si è notata una crescita del 5%, dovuta anche a forti tagli alle spese pubbliche.
A questo è seguito un tasso di disoccupazione che ha raggiunto il 16,2%, il secondo più altro nell'Ue, dopo quello spagnolo.
La Lettonia ha tutt'ora un'economia prevalentemente agricola: la metà della sua popolazione – 2,23 milioni secondo i dati Eurostat del 2011 – infatti, risiede in aree rurali. Si tratta, inoltre, del Paese baltico la cui struttura demografica è stata maggiormente modificata dalle annessioni sovietiche: il Paese oggi ha il 41% di cittadini “non lettoni”, di cui il 35% sono di lingua russa.
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