Nessun accordo sulla creazione di una tassa per l'Unione europea. Il Parlamento ha spinto con una proposta fino al 6%, il Consiglio non era disposto a salire oltre 3%. Ma alcuni Paesi fanno ostruzioni. La spiegazione in video.
Per ora pare si parli di prorogare al 2011. La creazione di una tassa europea è uno dei passi fondamentali per dare all'Ue una vera e propria autonomia finanziaria – oggi si finanzia con una parte dell'Iva dei Paese aderenti – ma un accordo pare ancora lontano. Il Parlamento europeo vorrebbe aumentare questo contributo fino al 6%, il Consiglio non è disposto ad andare oltre il 3%, cosa che il Parlamento avrebbe accettato.
Ma tutto è di nuovo bloccato per l'opposizione di cinque Paesi: Inghilterra, Olanda, Svezia, Danimarca e Germania. La cosa curiosa, ci dice Fernando Navarro, è che tre di questi Paesi – Svezia, Danimarca e Inghilterra – che non appartengono alla zona euro, non hanno, appunto, interesse al fatto che ci siano più euro in circolazione.
Guarda il video di Fernando Navarro (in spagnolo).
Per ora pare si parli di prorogare al 2011. La creazione di una tassa europea è uno dei passi fondamentali per dare all'Ue una vera e propria autonomia finanziaria – oggi si finanzia con una parte dell'Iva dei Paese aderenti – ma un accordo pare ancora lontano. Il Parlamento europeo vorrebbe aumentare questo contributo fino al 6%, il Consiglio non è disposto ad andare oltre il 3%, cosa che il Parlamento avrebbe accettato.
Ma tutto è di nuovo bloccato per l'opposizione di cinque Paesi: Inghilterra, Olanda, Svezia, Danimarca e Germania. La cosa curiosa, ci dice Fernando Navarro, è che tre di questi Paesi – Svezia, Danimarca e Inghilterra – che non appartengono alla zona euro, non hanno, appunto, interesse al fatto che ci siano più euro in circolazione.
Guarda il video di Fernando Navarro (in spagnolo).