Per quelli che ancora non lo conoscono il Premio Sakharov è reso ogni anno dal Parlamento europeo a delle personalità o a delle associazioni che difendono la libertà di pensiero e di espressione. Creato nel 1988 è stato assegnato, per esempio, a Nelson Mandela, al leader dell'opposizione russa Alexander Milinkevitch o al dissidente cinese Hu Jia. Per il 2010 qualcuno ha proposto il leader olandese xenofobo Geert Wilders.
Nell'ottica dell'edizione del 2010, i deputati europei stanno iniziando a riflettere sule possibili nomine. Un deputato olandese del Partito della Libertà (Pvv, il terzo del Paese dopo le ultime elezioni del 9 giugno),Barry Madlener, ha proposto un nome che ha fatto subito polemica: Geert Wilders. Il leader del Pvv è conosciuto per le sue posizioni anti-islam, che assurge ad ideologia totalitaria come il nazismo o il comunismo. Barry Madlene, nella lettera che ha inviato a giustificazione della sua proposta, ha così elencato i motivi per cui il suo leader meriterebbe il premio: «La lotta per la libertà di espressione, contro l'islamizzazione, l'immigrazione di massa. E ciononostante subisce gli attacchi dei sinistroidi dell'Ovest umanista contro i valori giudeo-cristiani». Madlene ne approfitta anche per denunciare la censura di cui Wilders è vittima attraverso gli attacchi ingiustificati dello Stato olandese (da notare che il leader del Pvv è sotto scorta).
Questa iniziativa va relativizzata: non ci sono possibilità che Wilders possa vincere il premio Sakharov, visto che la Commissione che lo assegna è composta dai rappresentati di tutti i partiti europei (e Madlener ha bisogno di trovare delle firme a sostegno). In ogni caso la volontà del suo leader di presentarsi come alfiere della libertà d'espressione è significativa dell'emergenza di una nuova destra europea, più sottile di quella che emerse negli anni Trenta. Non è più questione oggi di attaccarsi alla democrazia, ai regimi parlamentari o alle persone. Gli attacchi sono indiretti: si tratta di farsi difensore di valori europei, sotto minaccia di ideologie (presunte) totalitarie.
Jean-Sébastien Lefebvre
Europa451
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