La Commissione europea vuole correggere un sistema che ora si basa su una confusione piuttosto opaca di contribuzioni nazionali: questo è il sunto del comunicato sulla Revisione del Budget discusso martedì 19 ottobre. L'Ue mira ad avere risorse proprie raccolte attraverso imposte proprie: ovviamente i promotori dell'iniziativa ci tengono a precisare che «non si tratta di un aumento delle tasse».
Sul tavolo ci sono molte possibilità: ad esempio, un mini “Tobin tax” che tocchi tutte le transazioni finanziarie, come richiesto da socialisti, verdi e da più di un liberale. Ma potrebbe anche essere sufficiente una porzione dell'Iva, ciò una parte di quello che si già si trova sui nostri scontrini, in modo che venga ripartito tra Stato e Ue. Altre idee proposte? Una parte della vendita di diritti delle emissioni di Co2, una tassa sui profitti delle società o anche una tassa sul traffico aereo. Tra le caratteristiche fondamentali di queste tasse c'è il carattere transfrontaliero, l'applicazione armoniosa in tutta l'Ue e i caratteri di equità e giustizia.
Francesca Barca e Fernando Navarro Sordo
Europa451
Qui il Comunicato sulla Revisione del Budget.
eu_budget_review.pdf |